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Attività fisica e gestione dello stress

fitness e salute mentale

È ormai ben noto come l’attività fisica sia in grado di produrre un aumento nella concentrazione di endorfine, sostanze chimiche presenti nel cervello umano che funzionano come calmanti naturali, che producono sensazioni di piacere.

Diverse ricerche hanno evidenziato infatti che un’attività fisica regolare ha l’effetto di ridurre i livelli elevati di tensione, di elevare e stabilizzare l’umore e ridurre lo stress, facilitare il sonno, e di aumentare l’autostima.

Secondo K. Vicker-Douglas, psicologa e ricercatrice della Mayo Clinic del Minnesota, l’esercizio fisico può espletare i suoi effetti benefici sullo stato psicologico in vari modi: migliorando la sensazione di efficacia e di fiducia in se stessi; offrendo delle distrazioni positive; aumentando l’autostima; aiutandoci a sperimentare nuovi modi per combattere i nostri stati d’animo negativi.

L’esercizio fisico quindi, associato al sostegno farmacologico e/o alla psicoterapia, può rappresentare un ottimo mezzo per accelerare la riduzione dei sintomi nelle persone affette da ansia o depressione.

Significativo al riguardo un articolo pubblicato nel luglio 2014 nel Journal of Affective Disorders. Gli autori del suddetto articolo ipotizzano che l’allenamento a lungo termine e i cambiamenti dell’umore possono avere un effetto benefico nella prevenzione dell’insorgenza dei sintomi depressivi.

In particolare, gli autori hanno indagato il rapporto tra l’allenamento Tai Chi a lungo termine e i sintomi depressivi tra i soggetti che praticano tale disciplina. Il Tai Chi è un’arte marziale, praticata in Cina da diversi secoli. Essa combina tecniche di respirazione diaframmatica e di rilassamento, con posizioni che fluiscono armoniosamente l’una nell’altra tramite movimenti lenti ed equilibrati.

Lo studio (trasversale) ha coinvolto 529 soggetti adulti che praticavano Tai Chi. Le informazioni riguardanti la qualità e quantità di allenamento e il livello raggiunto sono state valutate utilizzando un questionario strutturato.

I sintomi depressivi sono stati valutati utilizzando la Geriatric Depression Scale per i soggetti di età >= a 65 anni e la Self Rating Depressive Scale per i soggetti di età inferiore ai 65 anni (Cut-off GDS >= 5; SDS>= 11).

I risultati dimostrano chiaramente come la pratica protratta del Tai Chi sia correlata negativamente con i sintomi depressivi (ovvero come chi pratica quest’attività regolarmente tenda ad essere meno depresso) e come tale attività possa avere un benefico effetto nella prevenzione delle ricadute depressive.

Ovviamente i trattamenti di elezione per le varie forme depressive restano la psicoterapia cognitivo comportamentale e la farmacoterapia antidepressiva, ma sempre più studi supportano l’idea che l’attività fisica regolare possa essere un ottimo coadiuvante nel ridurre i sintomi e prevenire le recidive.

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Contrassegnato con: ansia, depressione, stress

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Autore dell’articolo

Dott. Federico Betti

Psicologo e psicoterapeuta cognitivo comportamentale, perfezionato in Problemi e Patologie Alcol-Correlate presso Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi, terapeuta EMDR. Svolge attività clinica libero-professionale presso l’Istituto IPSICO di Firenze. Socio CBT-Italia e dell’Associazione per l’EMDR in Italia. Membro del comitato scientifico dell’ Associazione Plesso-Lesi Italiana (APLI). Attualmente si occupa di problematiche legate ai disturbi di panico e d’ansia, alle dipendenze ed al trauma.

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