• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina

IPSICO, Firenze

  • Informazioni
    • Disturbi clinici
    • Sintomi e fenomeni
    • Emozioni
  • Soluzioni
    • Consigli pratici
    • Terapie
  • Formazione
    • Scuole quadriennali di psicoterapia
    • Master, workshop, corsi e convegni
    • Tirocini post-lauream
  • L’Istituto
    • Chi siamo
    • Dove siamo
    • I nostri servizi clinici
    • Prenota una consulenza in studio
    • Contatti
  • Blog

Bulimia: sintomi e cura

Bulimia

Cos’è la bulimia nervosa

Secondo la nuova classificazione del DSM 5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 2013) la bulimia nervosa rientra nella categoria diagnostica dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.

Bulimia sintomi

Caratteristiche principali

Per poter fare una diagnosi di bulimia nervosa devono essere presenti tutte le seguenti caratteristiche:

  • Abbuffate ricorrenti caratterizzate dal consumo di grandi quantità di cibo e dalla sensazione di perdere il controllo sull’atto di mangiare.
  • Ricorrenti ed inappropriate condotte di compenso per prevenire l’aumento di peso. Molte persone utilizzano il vomito autoindotto, altre ricorrono a lassativi, diuretici o estenuanti sessioni di attività fisica.
  • Le abbuffate e le condotte compensatorie devono verificarsi in media almeno 1 volta alla settimana per tre mesi
  • I livelli dell’autostima sono fortemente influenzati dal peso e dalla forma del corpo
  • I fenomeni di bulimia non si manifestano esclusivamente nel corso di episodi di anoressia nervosa.

ACQUISTA ORA SU AMAZON

Altri sintomi e caratteristiche del disturbo

I soggetti con bulimia nervosa tipicamente si vergognano delle loro abitudini alimentari patologiche e tentano di nasconderle. Le crisi bulimiche avvengono in solitudine: quanto più segretamente possibile. L’episodio può essere più o meno pianificato, ed è di solito caratterizzato (anche se non sempre) dalla rapidità dell’ingestione del cibo. L’abbuffata spesso continua finché l’individuo bulimico non si sente “così pieno da star male”. E’ precipitata da stati di umore negativo, condizioni interpersonali di stress, intensa fame a seguito di una restrizione dietetica. Oppure da sentimenti di insoddisfazione relativi al peso, la forma del corpo o il cibo.

Una crisi di bulimia è inoltre accompagnata da sensazione di perdere il controllo. La perdita di controllo associata alle abbuffate, però, non è assoluta. Il soggetto bulimico può continuare l’abbuffata a dispetto del telefono che squilla, ma interromperla bruscamente se il coniuge o il compagno di stanza entra inaspettatamente nella stanza.

Un’altra caratteristica essenziale della bulimia nervosa è il frequente ricorso a inappropriati comportamenti compensatori per prevenire l’incremento ponderale, neutralizzando gli effetti dell’abbuffata. Tra i metodi, quello più frequentemente adottato è l’autoinduzione del vomito, tra i più tipici sintomi della bulimia.

Il vomito riduce la sensazione di malessere fisico, oltre alla paura di ingrassare. In alcuni casi il vomito rappresenta l’effetto ricercato. La persona affetta da bulimia si abbuffa per poter vomitare, oppure vomita anche per piccole quantità di cibo. In genere, nelle fasi avanzate del disturbo questi soggetti riescono a vomitare a comando.

Altre condotte di eliminazione dei pazienti bulimici sono rappresentate dall’uso inappropriato di lassativi e diuretici. L’uso di lassativi è presente in un terzo dei soggetti che presentano i sintomi della bulimia nervosa. Raramente è presente anche uso di clisteri subito dopo l’abbuffata, ma non è mai la sola condotta di eliminazione.

Altre misure compensatorie per le abbuffate sono il digiuno nei giorni successivi o l’esercizio fisico eccessivo. Raramente viene fatto uso di ormoni tiroidei per accelerare il metabolismo ed evitare l’aumento di peso.

Effetti collaterali dell’uso del vomito autoindotto

Il frequente ricorso a condotte di eliminazione tipico della bulimia nervosa può produrre alterazioni dell’equilibrio elettrolitico e dei fluidi. Tra i più frequenti vi sono:

  • ipopotassiemia,
  • iponatriemia,
  • ipocloremia.

La perdita di succo gastrico acido attraverso il vomito può produrre alcalosi metabolica (aumento del bicarbonato sierico). L’abuso di lassativi per indurre diarrea può invece provocare acidosi metabolica.

Alcuni individui con sintomi di bulimia nervosa presentano una lieve elevazione dell’amilasi nel siero. Questa è probabilmente legata all’incremento dell’isoenzima salivare.

Il vomito ripetuto può condurre ad una cospicua e permanente perdita dello smalto dentale, specialmente a livello delle superfici linguali dei denti incisivi. Questi denti diventano scheggiati, intaccati, e “tarlati”. Inoltre si può avere un aumento della frequenza delle carie. In alcuni individui le ghiandole salivari, in special modo le parotidi, possono marcatamente ingrossarsi.

Cause della bulimia e fattori di mantenimento

Il disturbo è autoperpetuante. E’ cioè costituito da un meccanismo con numerosi elementi che, oltre essere espressione diretta del disturbo, rappresentano dei fattori di mantenimento.

bulimia cause e fattori di mantenimento

Adattata da Fairburn, C.G. (2018). La terapia cognitivo comportamentale dei disturbi dell’alimentazione. Trento: Erickson

  • Le persone che soffrono di bulimia nervosa, giudicano sé stesse in modo predominante in termini di controllo dell’alimentazione, del peso e della forma del corpo. La conseguenza diretta della preoccupazione per le forme e il peso corporeo, è adottare regole dietetiche rigide ed estreme. Tali regole richiedono un impegno costante per essere seguite in modo ferreo e rappresentano il principale fattore responsabile della comparsa delle abbuffate.
  • Seguire una dieta rigida in modo perfezionistico, infatti, porta prima o poi inevitabilmente a compiere piccole trasgressioni. Queste vengono vissute da chi soffre di problemi dell’alimentazione come un’irrimediabile perdita di controllo.
  • Le abbuffate in una prima fase possono dare piacere perché allentano la tensione del dover seguire in modo ferreo la dieta. Col passare del tempo determinano però emozioni negative (paura di ingrassare, senso di colpa, vergogna, disgusto) che a loro volta possono innescare nuove abbuffate. Alimentano così il circolo vizioso che mantiene i sintomi della bulimia.

Cura della bulimia nervosa

Psicoterapia della bulimia

Tutti i trattamenti evidence-based (che mostrano cioè una comprovata efficacia scientifica) per la bulimia nervosa, sono di natura psicologica.

Allo stato attuale, le ricerche mostrano come la Terapia cognitivo comportamentale CBT-E rappresenti la miglior scelta terapeutica per la bulimia. La CBT-E (terapia cognitiva comportamentale potenziata) è una specifica forma di terapia cognitivo comportamentale focalizzata sulla psicopatologia del disturbo dell’alimentazione. E’ stata sviluppata presso l’Università di Oxford da Christopher Fairburn e si è rapidamente diffusa in tutto il mondo come trattamento di prima scelta.

Questa forma di psicoterapia affronta la psicopatologia specifica del disturbo alimentare e i processi che la mantengono, attraverso l’utilizzo di strategie e strumenti specifici. Sono previste 4 fasi per il trattamento:

  • Fase 1. Preparazione al trattamento e al cambiamento. Si inizia a lavorare sulle preoccupazioni per il peso e per il cibo attraverso specifiche strategie.
  • Fase 2. In questa fase si fa il punto dei progressi ottenuti nella fase 1 e si pianificano gli obiettivi della fase 3
  • Fase 3. Prevede il lavoro su diversi moduli (modulo immagine corporea, modulo restrizione dietetica cognitiva, modulo sugli stati mentali…)
  • Fase 4. Ha lo scopo di minimizzare il rischio delle ricadute.

Farmaci per la bulimia

I farmaci che sono più utilizzati nella cura della bulimia sono gli antidepressivi appartenenti alla categoria degli inibitori selettivi del ricaptazione della serotonina (SSRI). Tuttavia, è necessario sottolineare che recenti ricerche indicano come in molti soggetti il farmaco non abbia alcuna efficacia a lungo termine.

L’uso dei farmaci antidepressivi nella cura della bulimia può essere tavolta efficace per tre principali motivi:

  • permette una riduzione media del 50-60% nella frequenza delle abbuffate nel giro di qualche settimana;
  • permette una riduzione equivalente nella frequenza del vomito, un miglioramento dell’umore e del senso di controllo sull’alimentazione e una diminuzione della preoccupazione per il cibo;
  • l’effetto antidepressivo del farmaco si verifica sia nei soggetti depressi che non depressi.

Sembra però che, sebbene il farmaco antidepressivo riesca a ridurre le abbuffate, non possa eliminare alcuni fattori specifici che contribuiscono al mantenimento della bulimia nervosa, come ad esempio la dieta ferrea.

ACQUISTA ORA SU AMAZON

Risorse sulla bulimia nervosa

BIBLIOGRAFIA

  • In Fairburn, C.G. (2008). Cognitive Behavior Therapy and Eating Disorders. New York: Guilford Press. (trad. it. La terapia cognitivo comportamentale dei disturbi dell’alimentazione, Trento: Erikcson, 2018).
  • Dalle Grave, R. (2013). Multistep cognitive behavioral therapy for eating disorders: Theory, practice and clinical cases. New York: Jason Aronson (trad. it. La terapia cognitivo comportamentale multistep per i disturbi dell’alimentazione, Trento: Erikcson, 2018).
  • Dalle Grave, R. (2016). Come vincere i disturbi dell’alimentazione. Un programma basato sulla terapia cognitivo comportamentale. Verona: Positive Press.

LINK ESTERNI DI APPROFONDIMENTO

  • AIDAP: Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso

MATERIALI DA SCARICARE

  • Test di valutazione

 

  • Gli altri disturbi alimentari
  • Anoressia
  • Ortoressia
  • Vigoressia

Leggi anche:

  • come aiutare una persona che soffre di bulimia nervosa
    Come aiutare una persona bulimica
  • Disturbi alimentari - cosa sono e come curarli
    Disturbi alimentari (DCA) - cosa sono e come affrontarli
  • Binge eating - Disturbo alimentazione incontrollata
    Binge Eating Disorder
  • disturbi alimentazione e allattamento al seno
    Allattamento: fattore di rischio o di protezione per…

Contrassegnato con: anoressia, bulimia, controllo degli impulsi, disturbi alimentari, immagine corporea

Barra laterale primaria

Autore dell’articolo

Dott.ssa Elena Lazzeri

Psicologa e psicoterapeuta cognitivo comportamentale. Ha conseguito il master in terapia e prevenzione dei disturbi dell’alimentazione e dell’obesità ed è socio ordinario dell’Associazione Italiana Disturbi dell’alimentazione e del peso (AIDAP). Opera come psicoterapeuta presso l’Istituto Ipsico e presso i suoi studi professionali di Poggibonsi e Colle di Val d’Elsa, occupandosi principalmente di disturbi dell’alimentazione e disturbi del sonno. Profilo linkedin

ALTRI ARTICOLI DI QUESTO AUTORE
servizi psicoterapia
prendi un appuntamento

Articoli più letti

Anoressia sintomi e cura

Anoressia nervosa: significato, sintomi, cause e cura

ansia disturbi d'ansia

Ansia e disturbi d’ansia: sintomi, cause e cura

attacchi di panico sintomi e cura

Attacchi di panico: sintomi e cura del più comune disturbo d’ansia

Bulimia

Bulimia: sintomi e cura

Sintomi, cause e cura della depressione

Depressione: sintomi, cause e cura

bipolarismo - disturbo bipolare

Disturbo bipolare: sintomi e cura del bipolarismo

disturbo ossessivo compulsivo - DOC

Disturbo ossessivo compulsivo (DOC)

esaurimento nervoso

Esaurimento nervoso: sintomi e cura

Fobia sociale - ansia sociale

Fobia sociale (ansia sociale) – Sintomi e cura

ipocondria - la paura delle malattie

Ipocondria: la paura delle malattie

stress sintomi disturbi da stress

Stress e disturbi da stress: sintomi e cura

Footer

Cerca nel sito

SEDE CENTRALE

Via Mannelli, 139 - 50132 FIRENZE
Tel. 055/2466460
Fax 055/2008414

  • Informazioni e appuntamenti

    Informazioni e appuntamenti
  • Seguici su Facebook

    Seguici su Facebook
  • Seguici su Instagram

    Seguici su Instagram
Chat

Copyright © 2025 - IPSICO, Firenze • Tutti i diritti riservati • Informativa privacy

Utilizziamo i cookies per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza di navigazione. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu sia d'accordo.OkPrivacy policy