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Distimia: sintomi e cura

Distimia significato, sintomi e cura

Distimia significato

La distimia fa parte dei disturbi del tono dell’umore, dal momento che comporta una forma lieve ma tendente alla cronicità di depressione. Implica una compromissione delle relazioni sociali e spesso dell’attività lavorativa.

Con il termine distimia, o disturbo distimico, in passato si intendeva ogni forma di alterazione del tono dell’umore, sia in senso depressivo che maniacale.

Attualmente, invece, la definizione di sindrome distimica pura si applica a tutte quelle situazioni in cui si presentano in modo continuativo i sintomi della depressione. Anche se in maniera e misura attenuate rispetto a quelli della depressione maggiore.


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Distimia sintomi

La caratteristica principale della distimia è un umore tendenzialmente depresso per la maggior parte del tempo (quasi tutti i giorni, in base a ciò che viene riferito dalla persona interessata e riportato dagli altri) per almeno 2 anni.

Spesso chi soffre del disturbo distimico descrive il suo umore come “triste” o “giù di corda”, come qualcosa che lo ha sempre caratterizzato (es. “sono sempre stato così”).

I sintomi del disturbo distimico

La diagnosi si può effettuare quando siano presenti almeno due tra i sintomi classici della depressione:

  • Scarso appetito o iperfagia
  • Insonnia o ipersonnia
  • Scarsa energia o astenia
  • Bassa autostima
  • Difficoltà nel prendere decisioni o di concentrazione
  • Sentimenti e vissuti di disperazione

E’ importante, affinché sia davvero diagnosticabile la distimia, che nel corso dei due anni interessati, la persona non sia mai stata priva dei sintomi distimici indicati per un periodo pari a due mesi (ogni volta).

Nella storia clinica, inoltre, non debbono esserci stati episodi depressivi maggiori, disturbo ciclotimico, episodi maniacali o ipomaniacali.

Nella sindrome distimica pura nei 2 anni precedenti non devono essere stati soddisfatti pienamente i criteri per un episodio depressivo maggiore.

Comorbilità

Alla distimia possono associarsi altre psicopatologie come la depressione maggiore, i disturbi d’ansia, l’abuso di sostanze, i disturbi alimentari.

Infine la distimia spesso coesiste con la presenza di un disturbo di personalità, in modo particolare del gruppo B o C.  L’instabilità del tono dell’umore tipica della distimia può spesso essere dovuta a questi ultimi. Occorre porre quindi molta attenzione nella diagnosi differenziale.

Sviluppo e decorso del disturbo

L’esordio della distimia è spesso precoce (prima dei 21 anni) e ha un decorso cronico.

L’esordio precoce è associato maggiormente alla presenza di disturbi di personalità e disturbi da uso di sostanze.

Può capitare che, anche a causa della più lieve entità dei sintomi, la distimia venga diagnosticata tardivamente; ossia quando i suoi effetti negativi si protraggono da uno o due anni.

E’ possibile, infatti, che la persona che soffre di tale disturbo non ne sia totalmente consapevole. Può considerare le difficoltà ed i disagi come caratteristiche specifiche del proprio carattere e modo di essere, almeno fino al momento in cui essi vengano riconosciuti e diagnosticati correttamente da uno specialista.

Distimia cura

In ogni caso, la distimia è un disturbo che crea molto disagio soggettivo, spesso sottovalutato, ma che oggi può essere efficacemente curato.

Può essere trattata con basse dosi di farmaci antidepressivi di ultima generazione, ma sopratutto con una psicoterapia cognitivo comportamentale mirata. Questa può intervenire efficacemente sui fattori di mantenimento del disturbo e fornire al paziente consigli pratici su come reagirvi per non lasciarsi sopraffare da esso.


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BIBLIOGRAFIA

  • Leveni, D., Michielin, P., & Piacentini, D. (2018). Superare la depressione. Un programma di terapia cognitivo comportamentale. Trento: Erickson
  • Rainone, A., & Mancini, F. (2018). La mente depressa. Comprendere e curare la depressione con la psicoterapia cognitiva. Milano: Franco Angeli
  • Watkins, E. R. (2018). La terapia cognitiva focalizzata sulla ruminazione per la depressione. Trento: Erickson

LINK ESTERNI DI APPROFONDIMENTO

  • National Institute of Mental Health
  • Wikipedia

DA SCARICARE

  • Primo capitolo del volume Superare la depressione di  Leveni, Michielin e Piacentini

ALTRI DISTURBI DELL’UMORE

  • Disturbo bipolare
  • Mania e ipomania
  • Depressione
  • Depressione post partum
  • Ciclotimia
  • Esaurimento nervoso
  • Altri disturbi dell’umore

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Contrassegnato con: autostima, depressione, disturbi dell'umore

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Autore dell’articolo

Dott.ssa Eleonora Stopani

Psicologa e psicoterapeuta cognitivo comportamentale. Lavora presso l'Istituto IPSICO di Firenze. Docente interno e supervisore della Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia. Si occupa primariamente di disturbi dell'umore (in particolare di depressione post-partum), di disturbo ossessivo-compulsivo e di altri disturbi dello spettro ansioso. Ha pubblicato vari articoli scientifici su tali argomenti. Dopo varie collaborazioni con l'Università di Firenze e la ASL Centro (Firenze), attualmente è consulente di alcune associazioni per le quali si occupa di psiconcologia, terapia della dignità nel fine vita, aspetti psicologici ed emotivi della difesa personale, bullismo e violenza tra minori.

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