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Immagine corporea: come ridurre l’insoddisfazione per il proprio corpo

insoddisfazione per immagine corporea

L’immagine corporea è una complessa combinazione di pensieri e di sentimenti che proviamo riguardo al nostro corpo.

L’immagine del corpo può variare tra esperienze positive e negative e una persona può, in alcuni momenti, avere una buona immagine di sé e in altri provare una forte insoddisfazione rispetto al proprio corpo.

Quando una persona è in grado di accettare, apprezzare e rispettare il proprio corpo, significa che ha un’immagine corporea positiva. Questo non significa che sia soddisfatta del proprio corpo, anzi può essere insoddisfatto di alcuni aspetti, ma riesce ad accettarlo in tutti i suoi limiti.

Avere un’immagine corporea positiva (positive body image) è importante in quanto rappresenta uno dei fattori protettivi che rendono la persona meno vulnerabile allo sviluppo di un disturbo alimentare.

Un’immagine corporea positiva è associata a:

  • maggiore autostima
  • accettazione di sé che rende la persona meno influenzabile da immagini irrealistiche dei media e dalle pressioni della società
  • attitudine a comportamenti sani che porta a seguire uno stile di vita equilibrato e in sintonia coi bisogni del corpo.

Cos’è l’insoddisfazione del corpo?

L’insoddisfazione del corpo o body dissatisfaction si verifica quando una persona ha pensieri e sentimenti negativi persistenti riguardo al proprio corpo.

L’insoddisfazione del corpo è un processo emotivo e cognitivo interno, ma è influenzato da fattori esterni come le pressioni sociali al fine di soddisfare un certo aspetto ideale.

La body dissatisfaction può portare le persone a controllare in modo non sano il proprio peso e virare verso un’alimentazione disordinata che mette a maggior rischio di sviluppare un disturbo alimentare. Vedi anoressia nervosa e bulimia nervosa.

Quali sono i segni dell’insoddisfazione corporea?

Le persone che provano una persistente insoddisfazione corporea possono fissarsi sul tentativo di cambiare la loro forma del corpo, che a sua volta, può portare a comportamenti malsani col cibo, esercizio fisico e integratori.

Nel tempo, queste pratiche non portano i risultati desiderati e si generano intensi sentimenti di delusione, vergogna, senso di colpa e, in ultima analisi, aumentano il rischio di sviluppare un disturbo alimentare.

Quali sono i segnali a cui prestare attenzione per riconoscere una persistente insoddisfazione corporea?

  1. Rigidità dietetica (es. digiuno, conteggio calorie, saltare i pasti, evitamento di determinati gruppi di alimenti)
  2. Esercizio fisico eccessivo e compulsivo (ad esempio mancanza giorni per il riposo/recupero, e forte angoscia se non è possibile fare l’attività fisica programmata)
  3. Basare la propria autostima sull’aspetto (ad esempio, avere la convinzione che non si può avere successo, essere apprezzati o essere amati se non si è attraenti, in forma…)
  4. Check fisici (es. controllo delle proprie forme corporee allo specchio, oppure misurandole o pizzicando la pelle)
  5. Dedicare molto tempo all’aspetto, ai capelli, trucco, scelta degli abiti
  6. Pensare o parlare molto di magrezza, muscoli o fisico
  7. Parlare in modo negativo e svalutante del proprio corpo (o di quello degli altri) se non rientra nei canoni della perfezione estetica
  8. Costante automonitoraggio (es. monitoraggio del proprio aspetto in situazioni sociali)
  9. Auto-oggettivazione (quando le persone vedono se stesse come oggetti da vedere e valutare sulla base della mera apparenza)
  10. Paragonarsi ad altre persone a cui aspiriamo assomigliare
  11. Evitamento del corpo (evitare situazioni in cui l’immagine corporea può causare ansia, ad esempio il nuoto).

Chi è a rischio di insoddisfazione del corpo?

Qualsiasi persona, in qualsiasi fase della propria vita, può provare insoddisfazione del proprio corpo.

Tuttavia, i seguenti fattori rendono alcune persone più vulnerabili, rispetto ad altre, a sviluppare un’immagine corporea negativa.

  • Età: la preadolescenza e l’adolescenza sono i periodi della vita in cui il corpo subisce più modifiche e quindi è un momento critico per lo sviluppo dell’immagine corporea, tuttavia l’insoddisfazione può manifestarsi in persone di tutte le età.
  • Genere: le donne hanno maggiori probabilità di sperimentare un’immagine corporea negativa.
  • Disforia di genere: persone con disforia di genere hanno maggiori probabilità di provare body dissatisfaction rispetto alle persone senza disforia di genere.
  • Contatti con amici e familiari che seguono una dieta ed esprimono costanti preoccupazioni relative all’immagine corporea
  • Dimensioni corporee: le persone con peso elevato hanno un elevato rischio di sperimentare insoddisfazione corporea
  • Bassa autostima e/o depressione
  • Esperienze di bullismo
  • Tratti della personalità: persone con tratti di perfezionismo, standard elevati e rigidità di pensiero presentano un maggior rischio di sono a maggior rischio di sviluppare insoddisfazione per il corpo

Come possiamo migliorare l’immagine del nostro corpo?

Non c’è giusto o sbagliato quando si tratta di peso, forma, dimensioni e aspetto.

Sfidare gli ideali di bellezza e imparare ad accettare la forma del proprio corpo è un passo cruciale verso un’immagine corporea positiva.

Abbiamo il potere di cambiare il modo in cui vediamo, sentiamo e pensiamo al nostro corpo.

Ecco alcuni suggerimenti utili per migliorare l’immagine corporea:

  • Concentrarsi sulle nostre qualità positive, abilità e talenti, può aiutarci ad accettare e apprezzare davvero noi stessi nella nostra globalità e non ridurre tutto al mero aspetto fisico.
  • Dire cose positive a noi stessi ogni giorno
  • Evitare il dialogo interiore negativo e spesso giudicante
  • Concentrarsi sull’apprezzare e rispettare ciò che il corpo può fare ci aiuterà a sentirci più positivi
  • Stabilire obiettivi positivi e incentrati sulla salute (che sono più vantaggiosi per il benessere generale) piuttosto che quelli legati al peso
  • Evitare di paragonarsi agli altri, ma accettare se stessi ricordando la propria unicità
  • Smettere di seguire o rimuovere gli amici dai social media che innescano pensieri e vissuti negativi sull’immagine corporea
  • Chiedere aiuto: un supporto professionale adeguato può essere di grande aiuto per modificare le credenze negative rispetto al proprio corpo e i comportamenti non sani che ne derivano. In questo modo si arriva alla costruzione di un’immagine corporea positiva e si previene lo sviluppo di problematiche importanti come i Disturbi Alimentari.

 

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Contrassegnato con: disturbi alimentari, immagine corporea

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Autore dell’articolo

Dott.ssa Elena Lazzeri

Psicologa e psicoterapeuta cognitivo comportamentale. Ha conseguito il master in terapia e prevenzione dei disturbi dell’alimentazione e dell’obesità ed è socio ordinario dell’Associazione Italiana Disturbi dell’alimentazione e del peso (AIDAP). Opera come psicoterapeuta presso l’Istituto Ipsico e presso i suoi studi professionali di Poggibonsi e Colle di Val d’Elsa, occupandosi principalmente di disturbi dell’alimentazione e disturbi del sonno. Profilo linkedin

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