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Paura di contaminazione nel Disturbo Ossessivo-Compulsivo

La paura di contaminazione nel disturbo ossessivo compulsivo

Il timore di contaminazione

Contaminazione da contatto e contaminazione mentale

Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) è un quadro psicopatologico caratterizzato dalla presenza di pensieri, immagini, impulsi ricorrenti. Questi sono percepiti dal soggetto come indesiderati e/o involontari (ossessioni) generando un marcato disagio individuale. Il soggetto si sente quindi spinto a mettere in atto dei comportamenti esternamente visibili o interni/mentali (compulsioni) volti a prevenire o ridurre l’ansia, il disgusto o il disagio generato dalle ossessioni.

Esistono svariate manifestazioni del disturbo, tanto che oggi in ambito clinico spesso si parla di “disturbi” ossessivo-compulsivi. Il sottotipo caratterizzato dalla paura di contaminazione è il più frequente e diffuso nella popolazione clinica.

Si caratterizza per timori eccessivi legati allo sporco ed alla possibilità di contaminarsi con esso. Essi si accompagnano a comportamenti compensatori, quali, ad esempio, lavaggi del corpo, pulizie di oggetti o indumenti, controlli ed evitamenti, volti ad annullare o ridurre il contatto con gli agenti contaminanti.

Classicamente per timore di contaminazione si intende la paura di entrare in contatto diretto o indiretto con persone o cose considerate sporche o potenzialmente dannose (Rachman, 2004). Tuttavia, parallelamente a tale tipo di contaminazione (chiamata “Contaminazione da contatto”) è stata riconosciuta e indagata un’altra forma di contaminazione (detta “contaminazione mentale”).

Essa è presente anche in assenza di contatto con una fonte tangibile di sporco, perché generata da immagini mentali, ricordi o pensieri associati a sensazioni di “sporco interno” (Rachman, 2004, 2006). Nel caso della contaminazione mentale, il disagio tipicamente provato dalla persona risulta essere più pervasivo e spesso non eliminabile attraverso lavaggi o compulsioni di altro tipo.

Disgusto nella paura di contaminazione

Le manifestazioni emotive più frequentemente riscontrabili nei pazienti con timore ossessivo di contaminazione comprendono vissuti di ansia, paura e spesso disgusto. Quest ultimo è una della delle emozioni di base evolutivamente associata allo scopo di generare rigetto verso agenti patogeni per facilitarne comportamenti espulsivi da parte dell’individuo (Olatunji &Sawchuck, 2005).

La ricerca sul ruolo dell’emozione di disgusto nel DOC ha spesso fatto ricorso al costrutto di disgust propensity, ossia la propensione di tratto ad esperire frequentemente l’emozione di disgusto (David et al., 2009). Un’ampia mole di dati sostiene l’associazione tra timore di contaminazione nel DOC e propensione al disgusto (ad es., David et al., 2009; Olatunji et al., 2005; Schienle et al., 2003).

L’associazione tra la propensione al disgusto ed i sintomi DOC da contaminazione si è rivelata altamente significativa (tra gli altri studi, Olatunji et al., 2010; Schienle et al., 2003). In effetti la propensione al disgusto sembra essere un predittore significativo sia dei sintomi ossessivi da lavaggio che, in misura minore, di quelli di controllo e ordine e simmetria (Mancini et al., 2001; Olatunji et al., 2004; Melli et al., 2015).

La propensione al disgusto e le sue dimensioni

Negli ultimi 20 anni il modello teorico di riferimento per lo studio del disgusto nella psicopatologia (Haidt et al., 1994) ha riconosciuto diverse sottodimensioni del disgusto. Esistono il disgusto nucleare, il disgusto animale, il disgusto interpersonale e quello morale. Più recentemente, Tybur e colleghi (2009) hanno poi proposto un modello in cui il disgusto prevederebbe 3 dimensioni:

  1. patogeno (avversione verso agenti potenzialmente dannosi o contaminanti per l’uomo)
  2. sessuale (avversione per partners o comportamenti sessuali potenzialmente infruttuosi per il successo della specie)
  3. morale (avversione per individui che trasgrediscono regole morali o attuano comportamenti non socialmente accettabili)

Associazioni tra disgusto e contaminazione da contatto e mentale

In linea con questo modello a tre fattori, Tybur e colleghi hanno proposto anche uno strumento di misura (TDDS, Three Domains of Disgust Scale) volta ad indagare la propensione individuale a provare emozioni di disgusto. Esso ha tre sottoscale: disgusto patogeno, sessuale e morale.

La scala, solo recentemente è stata tradotta e validata in lingua italiana (Poli, Melli & Radomsky, 2019). E’ stata poi utilizzata al fine di indagare l’ipotesi che esistessero sotto-domini della propensione al disgusto diversamente associati alle paure di contaminazione da contatto e alla contaminazione mentale.

Lo studio (Poli et al., 2019) è stato condotto su un ampio campione italiano di soggetti clinici (103 pazienti) con sintomi ossessivo-compulsivi conclamati.

I risultati hanno mostrato che i pazienti con maggiore propensione a sperimentare disgusto patogeno avevano più probabilità di manifestare sintomi ossessivi di contaminazione da contatto. I soggetti con più alta propensione al disgusto di tipo sessuale tendevano a presentare sopratutto sintomi di contaminazione mentale.

Inoltre la propensione al disgusto patogeno è risultata l’unico predittore significativo dei sintomi ossessivi legati alla contaminazione da contatto. La propensione al disgusto di tipo sessuale ha invece predetto unicamente i sintomi da contaminazione mentale.

Conclusioni sul timore di contaminazione e il disgusto

In conclusione, lo studio conferma il differente ruolo dei diversi sottotipi di disgusto nello sviluppo ed il mantenimento della paura di contaminazione. Ne deriva l’importanza, al momento della presa in carico di pazienti con DOC da contaminazione, di valutare bene il tipo di disgusto coinvolto. Questo in modo tale da poter calare l’intervento in modo più mirato sulle componenti emotivo-motivazionali coinvolte nella fenomenologia del disturbo.

Bibliografia essenziale:

  • Rachman, S.J. (2004). Fear of contamination. Behaviour Research and Therapy, 42 (11), 1227-1255.
  • Rachman, S.J. (2006). The fear of contamination: Assessment and Treatment, NY: Oxford University Press.
  • Olatunji, B.O. & Sawchuck, C.N. (2005). Disgust: Characteristic features, social manifestations and clinical implications. Journal of Social and Clinical Psychology, 24(7), 932-962.
  • Poli, A.; Melli, G. & Radomsky, A.S. (2019). Different disgust domains specifically relate to mental and contact contamination fear in OCD: evidence from a path analytic model in an Italian Clinical Sample. Behavior Therapy, 50, 380-394.
  • Tybur, J.M.; Lieberman, D. & Griskevicius, V.  (2009). Microbes, mating and morality: individual differences in three functional domains of disgust. Journal of personality and social psychology, 97(1), 103-122.

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Articolo del 16/10/2019 Contrassegnato con: disturbo ossessivo compulsivo, ossessione, ossessioni

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Autore dell’articolo

Dott.ssa Claudia Carraresi

Psicologa e psicoterapeuta. Ha maturato la sua esperienza professionale nel settore psicodiagnostico all’interno di case di cura psichiatriche e Centri di salute mentale ASL. Inoltre ha seguito a lungo progetti di stampo cognitivo-comportamentale rivolti in modo specifico al trattamento del Disturbo Ossessivo-Compulsivo cronico.
Attualmente opera come psicoterapeuta presso l’ Istituto IPSICO di Firenze e presso il Centro Clinico Verdi a Prato. Si occupa primariamente di disturbi d’ansia, disturbi dello spettro ossessivo e disturbi di personalità.
Presso l’ Istituto IPSICO di Firenze si occupa anche di progetti di ricerca e divulgazione scientifica. E’ membro del consiglio direttivo dell’Associazione Italiana Disturbo Ossessivo-Compulsivo (AIDOC) e socia ordinaria della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (SITCC) e dell’Associazione EMDR Italia. Profilo linkedin

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