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Paranoia: sintomi e cura

Paranoia

Nel definire il significato del termine paranoia è opportuno innanzitutto distinguerne l’uso che se ne fa quotidianamente dal suo significato nel gergo medico-psichiatrico.

Nel linguaggio quotidiano il termine paranoia è spesso usato per definire condizioni non prettamente patologiche in cui una persona si ritiene vittima di persecuzioni. O, ancora, per connotare persone più semplicemente caratterizzate da ansia e apprensione, intendendo quindi “paranoia” come una forma rafforzata di paura o angoscia.

Nel linguaggio psichiatrico il termine paranoia è ormai desueto ed è stato sostituito dal concetto di disturbo delirante (nel suo sottotipo persecutorio). Esso può indicare una condizione psicotica in cui la persona elabora in modo lucido e sistematico un sistema di ideazioni e credenze incentrate sulla convinzione patologica di essere perseguitati o essere sottoposti a una minaccia concreta.

Tale convinzione si manifesta in particolare con idee quali l’essere spiati, pedinati, essere vittime di complotti, attentati o avvelenamenti.

In cosa consiste la paranoia

In generale la paranoia comporta una tendenza a non fidarsi dell’altro, percepito come mal intenzionato nei nostri confronti, ad averne paura, ad essere sospettosi e guardinghi.

La condizione di paranoia, quando non si presenta nella forma di un disturbo delirante vero e proprio, prevede l’assenza di deliri bizzarri (riguarda cioè situazioni che possono effettivamente esistere nella vita reale). Il comportamento della persona non risulta particolarmente bizzarro o stravagante. Il funzionamento, inoltre, a parte per quanto consegue alla sospettosità, non risulta compromesso in modo rilevante.

Caratteristiche della paranoia

I sintomi solitamente includono:

  • Difficoltà a distinguere la realtà oggettiva dalle proprie sensazioni e percezioni. Può sfociare in veri e propri deliri o allucinazioni. Generalmente il contenuto delirante non è bizzarro.
  • Sospettosità, sfiducia e timore nei confronti degli altri, i quali vengono percepiti come malintenzionati.
  • Ipervigilanza e iperattivazione: il soggetto vive in costante stato di allarme fisico e mentale.
  • Incapacità di porsi nella prospettiva dell’altro
  • Umore irritabile, arrabbiato o depresso
  • Isolamento sociale come conseguenza del pensiero paranoico

Disturbi psicologici e paranoia

Una condizione di paranoia può però manifestarsi non solo come sottotipo persecutorio del disturbo delirante, ma anche a seguito di altre condizioni.

Tra queste troviamo l’assunzione di sostanze stimolanti quali cocaina e anfetamine. Ma anche la schizofrenia, che spesso presenta manifestazioni di bizzarria e allucinazioni uditive o visive, viceversa assenti nel disturbo delirante.

Può manifestarsi anche in concomitanza di disturbi dell’umore (in questo caso con manifestazioni psicotiche). E nel disturbo paranoide di personalità, in cui però le ideazioni paranoidi non sono altrettanto nette e persistenti di quelle presenti nella forma propriamente delirante di paranoia.

Cause e fattori di rischio della paranoia

Il pensiero paranoico sembrerebbe essere il frutto della combinazione di fattori ereditari, psicologici e sociali.

Fattori ereditari

Tra i fattori ereditari la ricerca evidenzia che una storia familiare di disturbi psichiatrici, paranoia, ansia, depressione, fobie o schizofrenia può comportare una maggiore probabilità di soffrire di paranoia.

Fattori psicologici

Tra i fattori psicologici la compresenza di altri disturbi psichiatrici, disturbi dell’umore, disturbi di tipo psicotico e disturbi di abuso di sostanze (quali cocaina e anfetamine) o alcol può favorire lo sviluppo del pensiero paranoide.

Inoltre un sé vulnerabile sembrerebbe essere maggiormente associato alla paranoia.

Fattori psicosociali

Tra i fattori psicosociali le prime interazioni con i familiari (es. rifiuto, negligenza, attaccamento insicuro) e con i pari (es. isolamento, bullismo) o esperienze infantili traumatiche (es. abuso) potrebbero aver condizionato il pensiero del soggetto in senso paranoico.

Infine anche la ripetuta privazione di sonno può contribuire a generare pensieri paranoici.

Cura della paranoia

Il soggetto paranoico, essendo caratterizzato da un basso insight, solitamente non riconosce la necessità di ricercare una cura per la paranoia.

Farmacoterapia

Quando la paranoia si manifesta nella forma del disturbo delirante il farmaco è necessario ma necessita comunque dell’aggiunta di un’adeguata psicoterapia. I farmaci solitamente utilizzati sono gli antipsicotici atipici.

Psicoterapia cognitivo-comportamentale

La psicoterapia cognitivo-comportamentale rappresenta un trattamento efficace nella cura della paranoia.

La terapia cognitivo comportamentale può aiutare la persona a riconoscere e modificare le proprie convinzioni al fine di sperimentare comportamenti ed emozioni più funzionali.

  • I disturbi psicotici
  • La schizofrenia
  • Allucinazioni
  • Deliri

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Autore dell’articolo

Dott. Michele Conte

Medico Chirurgo, specialista in Psichiatria, psicoterapeuta. Da circa 20 anni psichiatra nel Servizio Sanitario Nazionale; responsable del Centro Diurno del Distretto 8, USL Centro Firenze. Docente di Psicopatologia, Psichiatria e Psicofarmacologia presso la scuola di specializzazione quadriennale istituto IPSICO. Autore di circa 50 pubblicazioni, su riviste nazionali e internazionali, riguardanti aree psicopatologiche, psicofarmacologiche ed epidemiologiche. Profilo linkedin

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