La tricotillomania viene inclusa nel Manuale dei Disturbi Mentali tra i disturbi del controllo degli impulsi ed è caratterizzata “dal ricorrente impulso a strapparsi peli o capelli per piacere, gratificazione o alleviamento della tensione”, in alcuni casi fino alla loro ingestione (tricofagia).
L’urgente bisogno di strapparsi i capelli è associato ad un aumento della tensione esperita dal soggetto che viene allentata dall’atto di strappare.
Il nome deriva dal Greco ed è composto da trich (capelli), tillo (strappare) e mania (impulso). La conseguenza più diretta e osservabile della patologia sono le estese aree di alopecia che in alcuni casi sono limitate al cuoio capelluto, in altri anche alle sopracciglia, alle ciglia e più raramente all’area pubica.
La tricotillomania viene considerata anche come una variante del Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) sulla base della ripetitività e della natura compulsiva dello strapparsi i capelli. Inoltre lo strappo è generalmente ritualizzato e limitato a luoghi, giorni e momenti ben precisi. Ciononostante, la fenomenologia clinica e il trattamento della tricotillomania sono diversi da quelli del DOC.
Sebbene il fenomeno possa aver inizio a qualsiasi età la maggior parte delle persone comincia a strapparsi i capelli durante la prima infanzia e/o l’adolescenza con un picco di frequenza attorno ai 2-6 anni d’età; la tricotillomania sembra essere più frequente tra le donne rispetto agli uomini ed associata a condizioni di considerevole stress.
Il disturbo può subire delle evoluzioni e dei cambiamenti, per esempio i soggetti possono iniziare a strapparsi i capelli ma poi passare alle sopracciglia e/o alle ciglia; inoltre il fenomeno può essere transitorio, episodico o continuo e la sua intensità può fluttuare.
Come per altri disturbi, il range di severità della tricotillomania può cambiare da persona a persona, per qualcuno la perdita di capelli può essere minima, per altri può essere più estesa fino alla totale calvizie.
Alcuni individui, soprattutto i bambini, possono arrivare indirizzare l’atto verso terzi, strappare i capelli alle altre persone o i peli degli animali.
Molte persone con tricotillomania soffrono anche di altri disturbi, i più comuni sono quelli d’ansia e la depressione.
A livello emozionale i soggetti molto spesso provano vergogna per il loro comportamento e l’aspetto estetico che ne risulta, questo ha come conseguenza più immediata la chiusura nei rapporti sociali e un calo dell’autostima e del funzionamento sociale.
I casi di tricotillomania generalmente beneficiano di un intervento di psicoterapia cognitivo-comportamentale e, eventualmente, di una terapia farmacologica associata.