Sebbene il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) ed il disturbo ossessivo compulsivo di personalità (DOCP) condividano alcune somiglianze sintomatologiche e possano conseguentemente venir confusi tra loro, sono in realtà due condizioni cliniche diverse. Sono infatto caratterizzate da cause, natura e decorso profondamente diversi e, quindi, prevedono tipologie di trattamento e prognosi differenti.
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC)
Il Disturbo ossessivo-compulsivo è un disturbo caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni.
Le ossessioni sono pensieri, immagini o impulsi indesiderati ed invasivi che causano notevole angoscia a chi li sperimenta. Le compulsioni sono tutti quei comportamenti manifesti o gli atti mentali che una persona si sente spinta a eseguire in risposta alla comparsa dell’ossessione, con l’obiettivo di liberarsi dalle emozioni negative ad essa connesse.
Le persone con DOC, nella maggior parte dei casi, sono consapevoli dell’irrazionalità delle proprie paure e riconoscono che le compulsioni sono nella maggior parte dei casi eccessive e poco utili ma si sentono comunque obbligate a compierle (APA, 2013).
Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità (DOCP)
Il disturbo ossessivo compulsivo di personalità (DOCP) è un disturbo di personalità caratterizzato da un pattern pervasivo di preoccupazioni per l’ordine, la perfezione, il controllo e la produttività. Come intuibile, tale pattern agisce a spese della flessibilità, dell’apertura e dell’effettiva efficienza.
Gli individui con DOCP hanno spesso regole, procedure e programmi estremamente rigidi che seguono in modo inflessibile. Possono inoltre manifestare una critica estrema nei confronti di sé e degli altri quando queste regole non vengono rispettate. A differenza dell’DOC, le persone con DOCP considerano spesso i loro comportamenti come appropriati e coerenti al contesto (APA, 2013).
Somiglianze tra DOC e DOCP
Oltre al nome, che spesso trae in confusione i non addetti ai lavori, anche le manifestazioni cliniche del DOC e del DOCP hanno alcuni tratti comuni. Tra questi possiamo individuare:
La presenza di rituali e comportamenti ripetitivi
In entrambe le condizioni vi è una massiccia aderenza all’esecuzione di determinati comportamenti, spesso ripetitivi e ritualizzati.
Nel Disturbo ossessivo compulsivo il ricorso a tali comportamenti è motivato dal desiderio di abbassare l’ansia derivante dal pensiero ossessivo. Nel DOCP, invece, è spesso assente il nesso con un antecedente emotivo ed il comportamento ritualistico risulta motivato da una spinta interna verso una componente perfezionistica.
La rigidità
Sia nel DOC che nel DOCP, è presente un’aderenza rigida ed inflessibile alle compulsioni ed ai gesti ritualistici. Nel DOC tale rigidità è determinata dal tentativo di ridurre l’intensità dell’emozione associata al pensiero ossessivo. Nel DOCP, invece, essa si lega ad un’aderenza eccessiva alle regole ed alla routine stabilita.
Il perfezionismo e la preoccupazione per l’ordine
Il DOCP condivide con una specifica variante del DOC la tendenza ad assumere comportamenti perfezionistici principalmente legati all’ordine ed alla simmetria.
La differenza sostanziale nella manifestazione di questo aspetto nei due disturbi risiede nel fatto che, mentre nel DOCP la preoccupazione per l’ordine ed il perfezionismo sono tratti strutturali della personalità, nel DOC con compulsioni di ordine e simmetria la tendenza perfezionistica è spesso legata alla comparsa di pensieri ossessivi di tipo magico-superstizioso.
Comorbilità tra i due disturbi
La diagnosi differenziale tra Disturbo ossessivo compulsivo e Disturbo ossessivo compulsivo di personalità è resa ancora più complessa dal fatto che queste entità diagnostiche si presentano non di rado in comorbilità tra loro.
Dati di letteratura suggeriscono che circa il 10-20% dei pazienti con DOC soddisfino anche i criteri per una diagnosi di DOCP.
La comorbilità è un importante fattore da tenere a mente in fase di valutazione poiché, oltre a incidere sul tipo di trattamento, è in grado di influenzare notevolmente anche la prognosi e l’outcome terapeutico.
Diagnosi Differenziale tra DOC e DOCP
Le principali differenze tra DOC e DOCP riguardano il grado di consapevolezza, la natura e la funzione dei sintomi.
Natura dei Sintomi
Mentre il DOC si sviluppa a partire da specifiche ossessioni e genera comportamenti compulsivi specificatamente legati a queste, il DOCP è caratterizzato da un forte bisogno di controllo e da un comportamento rigido e perfezionistico che si attiva in modo molto più pervasivo e non è legato a specifici contenuti mentali.
Funzione dei sintomi
Come precedentemente accennato, nel DOC le compulsioni vengono compiute con l’obiettivo di ridurre l’ansia generata dalla comparsa delle ossessioni.
Nel caso del DOCP, invece, i comportamenti ritualizzati sono considerati come parte integrante della personalità dell’individuo e non sono compiuti in risposta a ossessioni specifiche.
Consapevolezza (insight)
Nella maggior parte dei casi, le persone con DOC sono in grado di riconoscere che le loro paure e i conseguenti comportamenti compulsivi sono irrazionali ed eccessivi.
Sebbene tale consapevolezza generi una profonda sofferenza nel non riuscire a interrompere i cicli ossessivi, d’altro lato essa rappresenta una fondamentale spinta motivazionale verso il cambiamento terapeutico.
Al contrario, coloro che soffrono di DOCP spesso valutano i comportamenti ritualistici come giusti e razionali. Ciò comporta che la spinta a metterli in discussione, da una prospettiva terapeutica, sia tendenzialmente molto più bassa.
Implicazioni cliniche
Sebbene il Disturbo ossessivo compulsivo e il Disturbo ossessivo compulsivo di personalità condividano alcune somiglianze sintomatologiche, sono due entità diagnostiche distinte con cause e manifestazioni diverse.
Una diagnosi differenziale accurata e la valutazione della presenza di un’eventuale comorbilità tra le due manifestazioni sono elementi essenziali per poter strutturare interventi terapeutici efficaci. In un’ottica di intervento basato sulle caratteristiche peculiari del singolo individuo, infatti, gli approcci terapeutici per le due condizioni sono profondamente diversi.
Il DOC risponde bene ad una psicoterapia cognitivo comportamentale che preveda l’utilizzo di tecniche quali la ristrutturazione cognitiva e l’Esposizione con prevenzione della risposta, eventualmente integrate da un trattamento farmacologico.
Nel caso di diagnosi di DOCP o di comorbilità tra i due disturbi, sarà invece necessario prevedere un intervento più complesso. Questo, oltre alle comuni tecniche cognitivo-comportamentali, deve intervenire anche su costrutti personologici che generano modelli di pensiero e comportamento più radicati e pervasivi.
Bibliografia
- APA (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-5). American Psychiatric Pub.
- Pinto, A., Mancebo, M. C., Eisen, J. L., Pagano, M. E., & Rasmussen, S. A. (2008). The Brown Longitudinal Obsessive Compulsive Study: Clinical features and symptoms of the sample at intake. Journal of Clinical Psychiatry.
- Fineberg, N. A., Sharma, P., Sivakumaran, T., Sahakian, B., & Chamberlain, S. R. (2007). Does obsessive-compulsive personality disorder belong within the obsessive-compulsive spectrum? CNS Spectrums.
- Ansell, E. B., Pinto, A., Crosby, R. D., Becker, D. F., Añez, L. M., Paris, M., & Grilo, C. M. (2011). The prevalence and structure of obsessive-compulsive personality disorder in Hispanic psychiatric outpatients. Journal of Behavioral Therapy and Experimental Psychiatry